sabato 1 dicembre 2007

Alixir, ultimo aggiornamento (spero).

L'argomento continua da qui e qui. Sinceramente non volevo più parlarne, non mi interessa e mi diverte ancora meno. Però mi ci sono imbattuto ancora al supermercato IperFamila e in rete, e devo dire che sto cambiando atteggiamento nei confronti di Barilla.

Prima ero un consumatore contrariato per come mi sono sentito “manovrato”. Quella volta è toccata ad Alixir, ma ci sarebbero altri casi molto più eclatanti degni di maggior attenzione. Ora più che contrariato sono dispiaciuto per Barilla, a cui auguro di rientrare dall'investimento, ma più passa il tempo e più mi rimane la sensazione che si sia fidata delle persone sbagliate.

La campagna di Alixir è stata un successo per i pubblicitari, cercando in rete sono gli unici che se ne sono vantati. Ne hanno ben d'onde, visto che secondo me sono gli unici che hanno monetizzato con certezza. Mi hanno ricordato quelli che vendono i sistemi per vincere alle lotterie: oltre allo Stato sono gli unici a guadagnarci, la maggior parte dei clienti/giocatori ci perde soltanto.

Ma forse mi sbaglio, Barilla potrebbe aver pagato chi gli vende consigli di “concetto e marketing” con una percentuale sulle vendite dopo aver coperto i costi di produzione, naturalmente applicando una penale in caso di insuccesso. Più bravo è chi ti consiglia come vendere, più mi sembra importante cautelarsi affinchè non lui si venda troppo bene ;-)

Credevo di essere il solo criticone, poi ho cercato in rete e ho trovato altri segnali:

  • Albanesi ne ha parlato di recente qui, non c'è data ma dal feed RSS l'articolo risulta pubblicato il 20/11/2007 alle 19:49. Si sa, Albanesi è critico, diretto, schietto (e quindi criticato!), ma quando lo ritiene giusto non manca di elogiare qualcosa. Questa volta no.
  • Secondo kelablu (29/11/2007) Alixir costa come una manovra economica e ha lo stesso indice di gradimento.
  • Alessandro Longo (20/11/2007) mi ha fatto ricordare che troppo spesso i giornalisti sono costretti al vassallaggio per portare a casa la pagnotta (come sosteneva anche il grande Veronelli).
Al supermercato IperFamila l'espositore di Alixir era in fondo all'ultima cassa, nell'angolo degli alimenti salutistici e integratori alimentari. Giustamente. Nello stesso supermercato, al miele da solo è dedicato uno spazio maggiore di tutti gli alimenti salutistici messi assieme. Giustamente.

Non posso fare a meno di notare che nei miei post i commenti in difesa di Alixir sono quasi tutti completamente anonimi. Per chi li legge non gioca certo a favore del prodotto.
C'è stato persino un anonimo che ha dedicato del tempo per una "precisazione dovuta": secondo lui la confezione sarebbe da 400 grammi e non 200, e quindi io avrei "erroneamente" raddoppiato il costo al chilo (20 Euro): ma hai guardato le foto? Comunque oltre che online anche all'IperFamila costa 20 Euro al chilo (v. foto, come al solito clicca per ingrandire).
E che dire dell'altro anonimo, quello che mi ha accusato di essere un “pseudo-consumatore critico da 4 soldi”? Peccato che lui non ci abbia spiegato bene come si fa ad ottenere il bollino blu di “consumatore critico DOC”.

I prodotti salutistici si autoconfinano in una nicchia. Invece di salutistici, ci sarebbe un gran bisogno di prodotti *salutari*, specie per chi non riesce a farseli in casa. E per gli altri, se caratteristiche e prezzo di un prodotto sono vantaggiosi non vedo motivo per farselo in casa.

Ecco i miei suggerimenti, questi sì, da 4 soldi. Il packaging di Alixir è effettivamente bello, anche se preferirei che non mi nascondesse l'interno. Spero che, se non anche il prezzo, Barilla riveda almeno qualche ingrediente. Così forse diffonderebbe maggiormente il prodotto fra chi legge le etichette, attività cui suppongo siano dediti i salutisti. Inoltre credo che i salutisti gradirebbero molto ingredienti BIO. Anche una garanzia OGM-free farebbe una bella impressione a molta gente.

A proposito di rapporto qualità/prezzo, questa primavera online qualcuno vendeva a 19,30 Euro la colomba da 750 g della Pasticceria Tomasi, membro dell'Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani (un saluto al Maestro Gianni e un abbraccio a Roberto!), li trovi anche su La Stampa, che ci offre dolci semplicemente sublimi. Spero anche quest'anno di gustare il Nadalin di Gianni, Lo fa solo poco prima di Natale. Per fare un Nadalin ci vuole una settimana, con il costante controllo del Maestro Pasticcere. Vi assicuro che a qualsiasi punto della lavorazione se Gianni non ne è completamente soddisfatto butta tutto e riparte.

Sempre del giro dell'Accademia Maestri Pasticceri, quest'anno vorrei gustare anche una Bressana (da non confondere con la torta Bresciana, tutt'altra cosa!) e le altre prelibatezze di Ferracina.

Non riuscirò a fare il giro degli altri Maestri Pasticceri, peccato, non si può avere tutto :-)

3 commenti:

marinella ha detto...

Hai proprio ragione, ormai siamo talmente abituati a trovare ingredienti strani spacciati per naturali che quando ti capita una cosa che contenga solo quello che deve contenere si sembra strano. La scorsa pasqua avevamo mangiato la colomba della pasticceria Vacchieri di Rivalta di Torino, era talmente buona e prodotta solo con farina, uova, burro, zucchero, e veri canditi, che abbiamo già collaudato il panettone, una vera delizia. Pensa che ho letto due volte gli ingredienti per assicurarmi di aver letto bene, niente coloranti, conservanti, emulsionanti e la data di scadenza arriva solo fino a metà gennaio (ma come per le tue scorzette, ci arriverebbe solo se leghi e imbavagli i famigliari).
PS, proverò la tua ricetta di panettone in MDP se non diventa un mattoncino sono già contenta. Baci

Anonimo ha detto...

Purtroppo il retro gusto di conservanti e' diventato un'abitudine, e soprattutto i ragazzi crescendo con merendine e pasticci non possono riconoscere un prodotto genuino. Ho faticato ad insegnare ai miei figli che la fetta di torta della mamma per merendina poteva essere meglio dello spuntino del compagno di classe, ma e' stato difficile. Oggi il panettone e la colomba li acquistiamo alla Pasticceria Lamperti di Varese che oltre a non avere ne' conervanti, ne' coloranti ecc. e' eccezionale!!
Buona giornata,
Pegaso

Anonimo ha detto...

Scusate se arrivo in ritardo, ma credo sia giusto puntualizzare alcune cose. Io sono un consumatore Alixir e credo che non è tutto vero ciò che è stato scritto in merito:

1) il pan-di-brioche non è un PANE bensì una BRIOCHE..quindi è SBAGLIATO paragonarlo come prezzo e gusto ad un pane, bensì sarebbe più congruo paragonarlo ad altre brioches, anche se ci sarebbe da dire altro. Quindi, non mi sento derubato se pago 1euro una brioche, che non è una SEMPLICE brioche, bensì un insieme di "principi attivi"/funzioni che mi vengono "forniti" tramite brioche
2) i prodotti Alixir non sono SEMPLICI prodotti, bensì prodotti FUNZIONALI..quindi "compro" la FUNZIONE e non il semplice prodotto. Che poi siano anche buoni da un punto di vista personale, allora è un'altra cosa.
Il problema secondo me è che essendo tra i pochi "prodotti funzionali" presenti al supermercato, difficilmente si può fare un paragone.
Allo stesso modo ci si potrebbe lamentare di pagare molto 600ml di Yogurt da bere quando si acquistano gli Actimel di Danone, tuttavia anche li non si acquista del semplice Yogurt bensì un prodotto che ha una FUNZIONE.
3)la head-line del suo sito (che trovo tuttavia utile ed interessante) dice:
"Come farsi in casa il pane, lo yogurt, e altre cose buone e semplici, per vivere meglio risparmiando tempo e denaro."
Ho da obbiettare sul VIVERE MEGLIO e sul RISPARMIANDO TEMPO E DENARE.
Vivere Meglio sottointende che chi è allergico ai latticini o alle farine è fregato secondo il vostro punto di vista perchè non può consumare ne pane e ne yogurt, quindi la vedo dura vivere meglio.
Risparmiare tempo-denaro è del tutto relativo.
Se dovessi utilizzare il mio tempo per fare 2 panini, permetti che costerebbe un bel pò, al posto di spendere pochi centesimi in panificio e comunque mangiare un buon pane. Poi per cucinarlo dovrei utilizzare il mio bel forno elettrico, con conseguente spreco di energia per pochi grammi di pane!!

QUINDI E' TUTTO RELATIVO!!!
L'IMPORTANTE E' NON PARAGONARE MELE CON PERE;
O LIMITARSI A FOCALIZZARE UN CENTIMETRO QUADRATO DI UN CAMPO ERBOSO CONVINTI DI ESSERE IN UNA AIUOLA IN CITTA' INVECE DI OSSERVARE L'INSIEME TOTALE DELLE COSE E ACCORGERSI CHE SIAMO INVECE IN MEZZO AD UNA FORESTA!!!

Per il resto, da blogger a blogger, complimenti per il blog.