Pochi giorni dopo la scoperta, sono ripassato alla Coop e l'espositore nero pieno di pacchi neri in stile Dart Fenner (l'imperatore cattivo di Guerre Stellari) non c'era più.
Siccome mi sembra impossibile che abbiano già venduto tutto, non mi resta che riconoscere onore al merito della Coop per il dietro-front.
O forse il merito va a chi ha segnalato la paradossale situazione alla Barilla, visti i numerosi accessi a questo blog dal possente dominio già poco dopo la pubblicazione del post (clicca sull'immagine per ingrandirla). Accessi che prima non c'erano, e che dopo non ci sono più stati. Grande strumento il log accessi, peraltro pubblicamente visibile, sebbene solo in parte, seguendo il link in fondo alla pagina.
Riassumo per i ritardatari :-)
Alla Coop, tempio del consumo consapevole, ho scoperto un pane che costa come il pandoro del pasticciere, che si vantano di non fartelo vedere prima di comperarlo, che oltre ad un ingrediente brevettato (nel pane!) contiene margarina e aromi, che per il suo lancio vengono spesi 10 milioni di Euro, in cui il 50% di quello che paghi è vaselin* oops scusate, "concetto e marketing", che è destinato ai "consumatori consapevoli" purchè non leggano gli ingredienti in etichetta e il prezzo (20 Euro al chilo alla Coop).
Credo di far parte dei consumatori consapevoli anch'io. La cosa curiosa è che proprio in virtù della "consapevolezza", nel modo in cui mi è stato proposto Alixir io invece di sentirmi invogliato a comperare il prodotto me ne sono tenuto alla larga.
Altrettanto curioso è come, cercando in rete per capire, mi si siano presentate fra le prime prime le pagine redatte dalle agenzie di pubblicità che si vantano della cifra esorbitante dedicata allo studio della campagna promozionale, e di come sia stata architettata per "convincere" i consumatori potenziali, peraltro confinati in una fascia ristretta.
Se ho ben capito la campagna pubblicitaria dovrebbe iniziare presto, staremo a vedere.
Per approfondire:
http://www.google.it/search?q=alixir+%2210+milioni%22
http://www.google.it/search?q=alixir+%22williams+murray+hamm%22
http://www.google.it/search?q=alixir+%22Eugenio+Perrier%22
http://www.corriere.it/salute/07_settembre_26/indagine_alimentazione_print.html
[le foto del prodotto sono pubblicate su www.officina-creativa.net, www.informacibo.it e altri]
domenica 21 ottobre 2007
Alixir: aggiornamento
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2 commenti:
Non vedo cosa ci sia di paradossale o scandaloso.
Alixir è una linea di prodotti destinata ai "fissati" dei cibi salutari che "fanno bene" a questo o a quell'altro.
I potenziali acquirenti di questo genere di prodotti sono persone disposte a spendere di più per avere garanzie sull'aggiunta di sostanze benefiche per l'organismo.
Di certo Barilla avrà investito un bel po' di soldi in ricerca per creare prodotti che facciano bene ed è naturale che questo si rifletta sul prezzo finale.
Se questo non è il genere di prodotto che fa al caso tuo (difficilmente chi si fa il pane in casa rappresenta il "target" di questa tipologia di articoli) nessuno ti obbliga a comprarli ed hai tutto il diritto di dubitare della loro efficacia, purchè tu lo faccia con argomentazioni concrete.
Stare a dire che sono cari è un po' come gridare allo scandalo quando si scopre che una maglietta di Dolce & Gabbana costa un sacco di soldi: wow, che rivelazione!
Una precisazione: non lavoro alla Barilla, ma non sopporto questo pseudo-consumo-critico da 4 soldi.
E già che ci siamo, prima di pontificare su qualità e prezzi dei prodotti definendo Coop "tempio del consumo consapevole" (eh si, tu si che sei imparziale!), fatevi tutti un giro su http://www.falcecarrello.com/. Potreste imparare qualcosa...
Innanzitutto ti ringrazio, "Consumatore *realmente* critico", per aver dedicato del tempo a rispondermi, e anche per il link al libro falcecarrello, non sapevo della sua esistenza.
Poi mi piacerebbe sapere cosa si deve fare per essere un "Consumatore *realmente* critico", non uno da 4 soldi. Sai, mi ha sempre affascinato capire perchè sono sempre i buoni che decidono chi sono i cattivi :-)
Sul "tempio del consumo critico" della Coop, il mio messaggio voleva essere polemico, mi spiace che si possa fraintendere. Per quanto riguarda la mia imparzialità, ti assicuro che non hai la minima idea su da che parte sto io.
Effettivamente per me Alixir non è più paradossale di quanto lo possa essere una maglietta D&G o un chiodo piantato nella lingua. Per me sono tutti prodotti della società moderna, ciascuno li valuti secondo coscienza. Io difendo sia chi li adotta, sia la libertà di chi li voglia criticare pubblicamente.
Un'argomentazione concreta su come migliorare Alixir? A mio avviso sarebbe un prodotto più salutare (e ancora più convincente per il target di consumatori "consapevoli" cui si rivolge) se fosse prodotto con ingredienti provenienti da agricoltura biologica, costano di più, ma il prezzo non è certo un problema ;-)
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