Nettamente diversi dai precedenti crostini alle olive, questi li ho fatti con olive amarotiche e abbondanti semi di finocchio e peperoncino piccante, per cui risultano decisamente saporiti tanto da essere ottimi da soli ma difficili da accompagnare. Invece con le mie olive, più dolci, il sapore si avvertiva delicatamente con 150 grammi di olive su 550 grammi di farina.
La base è sempre il multiforme Arturo, cui ai soliti 550 grammi di farina ho aggiunto 10 grammi di semi di finocchio (non li ho tostati in padella, proverò la prossima volta), e 2 grammi di peperoncino rosso frantumato essiccato.
A 5 minuti dalla fine dell'impasto ho aggiunto 200 grammi di olive schiacciate, questa volta acquistate all'Auchan, private del nocciolo. Sono olive saporite e decisamente amarotiche.
Una volta pronto il pane, bisogna posarlo su di una grata e attendere mezza giornata prima di tagliarlo, dopo di che si può essiccare in forno a 50° o con l'essicatore domestico.
Un piccolo trucco: siccome la parte bassa della pagnotta fatta in MdP è meno alveolata della parte alta, e siccome la parte meno alveolata va tagliata abbastanza fine perchè i crostini non risultino troppo duri, conviene tagliare il pane in due orizzontalmente, poi affettare le due parti a spessori diversi, tenendo più fine la parte bassa, e più spessa la parte alta della pagnotta.
Va notato come il peperoncino, ovvero la capsaicina (o capsicina) in esso contenuta e che da la piccantezza, venga avvertita diversamente da persone più o meno abituate ad essa.
Va notato anche come l'effetto della capsaicina venga smorzato dall'assunzione assieme a cibi come il pane, mentre il suo effetto viene amplificato in presenza di acqua o altri liquidi.
Morale: se non sapete quanto peperoncino mettere direttamente nel pane, se volete che si senta mettetene un po' di più di quello a cui siete abituati con le altre pietanze. Se poi dovete smorzarne l'effetto, evitate di berci sopra.
martedì 21 agosto 2007
Crostini speziati alle olive
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