Alcuni lactobacilli cosiddetti "probiotici" hanno effetti terapeutici, purchè siano assunti in modo che riescano a stabilirsi e riprodursi nell'intestino e nel colon, curando:
- infiammazioni intestinali e del colon, sia virali che batteriche, anche croniche;
- sistema immunitario debole;
- infiammazioni dell'apparato urogenitale, candida, herpes;
- acne e infiammazioni cutanee;
- avvelenamenti e intossicazioni alimentari;
- colesterolo;
- alcune allergie;
- prevenzione di tumori;
- osteoporosi;
- ipertensione;
- carie (incredibile!);
- ...
Nota: io non sono un nutrizionista, semplicemente mi dò da fare perchè credo che chiunque abbia un ruolo attivo nel cercare, verificare e capire, possa individuare le cause dei problemi e trovare una soluzione, o quanto meno ha più probabilità di giungere agli specialisti più adatti.
Prima di vedere quali sono i microorganismi che ci servono per curare o prevenire molti disturbi, come si producono facilmente in casa, e come verificare che siano efficaci, vediamo di approfondire un po'.
Grazie ai batteri che elaborano il latte (lactobacilli), lo yogurt fa bene: contiene acido lattico e mille altri componenti benefici. Salvo prenderne tonnellate, nello yogurt classico i batteri (S. Thermophilus e L. Bulgaricus) non sopravvivono in quantità sufficiente per arrivare, attecchire e proliferare nel nostro intestino, a causa dell'acidità dello stomaco, della salinità della bile, della competizione con altri microorganismi, e di tutti gli altri trabocchetti gastro-intestinali.
Nonostante ciò, lo yogurt è un alimento altamente benefico, “probiotico”, che dal greco pro-bios significa “a favore della vita”. Anche un'amichevole pacca sulla spalla o una settimana di vacanza sono “probiotici”, ma il termine probiotico è stato di fatto confinato alla definizione di cibi contenenti microorganismi benefici: i batteri probiotici.
A causa di alimentazione, farmaci, stress, predisposizioni fisiche o genetiche, oggi molti hanno l'intestino “in disordine” (disbiosi), il che porta disordine a tutto il resto dell'organismo, riducendo e talvolta compromettendo la qualità della vita propria e dei familiari.
Purtroppo la ricerca è agli albori ed inquinata da interessi commerciali.
Fra la miriade di informazioni sull'argomento sia in iglese che in italiano, un'interessante sintesi indipendente è quella dell'Associazione Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (A.M.I.C.I.).
Consiglio di leggere anche Luigi Gallo, nutrizionista forse non indipendente (o quantomeno molto convinto della validità di un singolo prodotto), ma ugualmente interessante:
Sulla stessa lunghezza d'onda c'è Luciano Gianazza. C'è sempre da imparare qualcosa, anche da chi sposa una singola linea di pensiero ;-)
Proseguiremo vedendo:
- Come difendersi dai simboletti ® © e dal marketing dotato di dizionario di latino, della serie Bifidum Cagazium ® & compagni di... merende ;-)
- Come essere assolutamente certi che i lactobacilli che ingeriamo siano vivi.
- Come produrre in casa i vari lactobacilli che abbiano le caratteristiche per colonizzare intestino e colon, senza dover cedere un rene per acquistarli ;-)
- Come verificare gli effetti terapeutici.
Several companies have attempted to trademark specific subspecies and as a marketing technique, renaming the subspecies with scientific sounding names. Danone (Dannon) have claimed trademark status on the subspecies strain DN 173 010 and markets the organism as Bifidus Digestivum (UK), Bifidus Regularis (US and Mexico), Bifidobacterium Lactis or B.L. Regularis (Canada) and Bifidus Actiregularis (Argentina, Austria, Chile, Germany, Italy, Netherlands, Romania and Russia). Scientifically, the correct strain is identified as Bifidobacterium animalis subsp. animalis, strain DN-173 010.
Chr. Hansen Ltd from Denmark has a similar claim on the species Bifidobacterium animalis subsp. lactis, strain BB-12. It is marketed both as Bifidobacterium animalis and Bifidobacterium lactis, however, the true scientific name of the strain is Bifidobacterium animalis subsp. lactis.
Nel frattempo, prova a cercare Actiregularis garante ;-)
8 commenti:
MMM ...
stavo pensando, Piero.. se metto un activia come innesco, dici che nello yogurt autoprodotto ce lo trovo il "Bifidus Actiregularis"?
;)
Ciao Cri, probabilmente si, almeno un po', ma devo prima leggere l'etichetta ;-)
Non ho in casa Activia bianco, per il bene della scienza in settimana andrò a prenderne uno al supermercato :-)
Oppure se qualche anima pia mi manda le foto dettagliate di tutta la confezione...
(la mail è in basso nella colonna di destra nel frontespizio)
Ciao Piero !
Ci siamo conosciuti al corso di cucina a casa di Anna.
Mi sto facendo un giro nel tuo blog..direi bello e interessante !
Ciao e continua così !
Michela
Sto covando il mio primo probiotico... me lo guardo come fosse un pupo :)
Cielo per la cucciolata il tempo dipende dalla temperatura, io preferisco i 37° perchè è la stessa che i cuccioli troveranno nell'intestino.
Le prime volte consiglio di lasciare svilupparfe al calduccio i pargoli finchè non si compatta la superficie, prova scuotendo delicatamente.
Poi per ridurre la sierosità e per proseguire lo sviluppo dei ceppi a temperatura più bassa, consiglio di lasciarlo raffreddare qualche ora a temperatura ambiente. Solo a questopunto metti in frigo.
Ciao Michela, che piacere risentirti e ricordare il pramzo vegetariano degno di un matrimonio.
Il pane che hai impastato era veramente squisito!
A presto,
Piero
Causa connessione ballerina, leggo solo ora i tuoi consigli. La cucciolata non è venuta proprio malaccio, solo un po' meno densa dello yogurt solito. Oggi sto provando la produzione partendo da probiotico congelato... l'ho scongelato ieri sera e lasciato a temperatura ambiente.... Se viene bene la prossima volta mi atterrò alle tue indicazioni sulla temperatura di partenza. Ancora e sempre grazie :)
volevo chiedere come posso ottenre Lb Acidophilus e Lb Casei da utilizzare come ceppi starter???chi sa aiutarmi Grazie
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