BUONA PASQUA!
La fugassa veneta (1, 2) è un semplice dolce da forno popolare primaverile. Nella sua semplicità, è squisita se ben lievitata e realizzata con ingredienti genuini. La fugassa è generalmente servita come dolce di fine pasto, ma è ottima tutto l'anno anche a colazione e merenda.
In primavera noi veneti subiamo l'irresistibile richiamo del suo sapore, l'imprinting lo abbiamo ricevuto fin da piccoli.
Questa versione è “leggera” perchè non prevede burro, al contrario della ricetta tradizionale. Si può fare tutto con la macchina del pane (MdP), oppure preparare l'impasto in MdP e lievitare nell'apposito stampo (più basso di quello del panettone) cuocendo in forno, oppure si può procedere anche tutto a mano.
In casa siamo abituati da decenni alle fugasse del fornaio, cotte nel forno a legna. Nonostante la "leggerezza" e la realizzazione in MdP, da quando l'abbiamo assaggiata la nostra fugassa è diventata di gran lunga la preferita, anche da chi non ha problemi di dieta.
In quanto a fasi di preparazione la versione che preferisco è quella “presidiata” realizzata tutta in MdP, che richiede solo alcuni piccoli interventi manuali e un po' di pianificazione (per evitare di alzarsi alle 4 della mattina di Pasqua per avviare e attendere la cottura!). Con un po' di esperienza grazie alla MdP si può fare la fugassa anche in modo “non presidiato”, mettendo gli ingredienti in vaschetta e tornando a fugassa pronta. Le prime volte consiglio di farsi un fogliettino sintetico con la pianificazione della ricetta (ingredienti e fasi), in modo da verificarla prima di partire e poi seguirla con comodo. Non spaventarti, la ricetta è semplice e di riuscita sicura.
Per la lievitazione io preferisco usare un po' di lievito di birra disidratato per innescare il poolish, ma si può sperimentare la fugassa anche con la pasta madre o con il lievito naturale selvaggio (es.: Kayser).
Questa ricetta non prevede burro, però contiene latte, ricotta e uova. Chi soffre di intolleranze o segue l'etica vegan può sostituire alcuni o tutti questi ingredienti con gli equivalenti a cui è abituato, con le ovvie differenze organolettiche.
Ecco la ricetta, le dosi sono calibrate per una MdP con vaschetta da 1 Kg:
- Mettere in vaschetta, nell'ordine:
- 100 g di latte più 80 g di ricotta (oppure 170 g di latte, oppure 200 g di ricotta);
- 2 albumi (da uova di 60 g circa cadauno, se le uova sono molto più piccole o molto più grandi sarà necessario ridurre il latte o aggiustare la quantità di farina);
- 250 g di farina manitoba;
- una bustina di lievito di birra disidratato.
- Avviare per 15' un programma che impasta, poi fermare e rimettere la vaschetta sulla bilancia per aggiungere direttamente sopra al poolish (è la stessa tecnica usata qui):
- 150 g di farina (tutta manitoba, oppure metà manitoba e metà “00”);
- 150 g di zucchero;
- i 2 tuorli avanzati da prima;
- un pizzico di sale fino (1 g circa);
- vaniglia (meglio quella naturale, oppure una bustina o una fialetta di vanillina artificiale);
- un pizzico di curcuma (opzionale, serve solo alla colorazione) e le scorze grattugiate di un'arancia e di un limone, rigorosamente non trattati, meglio se BIO. Nel veneto si trova l'aroma Spumadoro (ingredienti: acqua, olii di agrumi, colorante naturale Curcuma, aromi). Lo Spumadoro conferisce il classico “sapore di fugassa” e aiuta la colorazione giallastra ottenibile anche aumentando i tuorli. Le scorze grattugiate vanno benissimo lo stesso, e si ha un maggior controllo sulla salubrità del risultato. Se usi lo Spumadoro, ricordati di agitarlo per emulsionare bene gli olii prima di versarlo nella vaschetta.
- Selezionare il programma “Dolci” (il n. 4 nella BM3983, circa 3 ore e mezza).
- Se si procede in modo non presidiato, impostare il peso a 500 g. Se la macchina lo prevede, impostare la crosta “chiara”.
- Impostare il timer in modo che il programma parta dopo un'attesa di almeno 4 ore. Se si procede in modo non presidiato, calcolare il timer in modo da essere presenti negli ultimi 10 minuti di cottura, e comunque in tempo per togliere la fugassa dalla vaschetta immediatamente a fine programma.
- Avviare la macchina.
Seguendo il modo presidiato, quindi:
- Dopo una ventina di minuti di impasto, la consistenza dovrebbe essere quella di una massa appiccicosa e informe come in questo video, altrimenti bisogna intervenire aggiungendo piccole dosi di farina o latte:
- Alla fine delle fasi di impasto, la palla prende forza rimanendo elastica e un po' appiccicosa:
- Un'oretta prima della fine del programma “dolci”, quindi verso la fine dell'ultima fase di lievitazione e comunque prima dell'inizio della cottura, spegnere la MdP.
- Lasciare proseguire la lievitazione fino a quando la cupola dell'impasto supera di poco il bordo della vaschetta. Con una temperatura ambiente di 18° ci vogliono circa 4 ore, quindi le prime volte conviene controllare ogni mezz'ora.
- Opzionalmente, per un tocco goloso, un'ora circa prima della fine della lievitazione inumidire delicatamente con un pennello o uno straccio inzuppato di acqua la superficie della cupola e cospargervi della granella di zucchero. In alternativa si può servire la fugassa cosparsa di zucchero a velo, ma è buona anche “liscia”.
- Una volta raggiunto il livello desiderato (ci vuole pazienza, prima o poi ci arriva!), avviare il programma di sola cottura (il n. 12 nella BM3983, durata 60 minuti).
- Quando mancano 15 minuti alla fine del programma di cottura, specie le prime volte controllare spesso e spegnere subito nel caso dallo sfiato fuoriesca del fumo, inoltre aprire subito il coperchio e togliere la vaschetta. Ultimamente con questa ricetta io lascio completare il programma di cottura, eliminando prima del consumo l'eventuale bordo bruciacchiato.
- Togliere il manico del cestello, nella BM3983 basta sfilarlo da un lato e poi girandolo si sfila dall'altro.
- Separare il bordo della fugassa dalla vaschetta infilando fino in fondo tutto attorno una paletta sotitle di legno o silicone.
- Scuotere energicamente la vaschetta verso il basso per estrarre la fugassa.
Per servirla agli ospiti senza far sospettare che è stata fatta con la macchina del pane, si può tagliare la fugassa a fette e una volta eliminate le croste la si può servire a mo' di tartine accompagnate con una crema delicata.
Contenendo uovo fresco, pochi grassi e nessun conservante, la nostra fugassa va tenuta dentro un sacchetto ben chiuso per non farle perdere la preziosa umidità, e va comunque consumata entro un paio di giorni.
BUONA PASQUA!
5 commenti:
é una meraviglia, ma senza la MdP, la si può fare?certo che la pasquetta con la fugassa è un bel...ops meglio buon mangiare. auguroni
Complimenti! per questa fugassa e per il blog tutto... Ho la mdp da poco e la tua guida e i tuoi consigli sono stati veramente reziosi.
Ho finalmente prodotto la mia prima "creatura" di cui essere soddisfatta ho messo la ricetta e la foto nel piccolo blog che ho con alcuni amici: ricetteimperfette.blogspot.com
Mi piacerebbe un commento dell'esperto!!
Ciao e buona Pasqua
Monica
@astrofiammante: certo che si può fare senza MdP, si può tenere la stessa ricetta, basta rimboccarsi le maniche e aver voglia di accendere il forno.
@Monica: vedrai che la MdP ti darà grandi soddisfazioni, a cominciare dal profumo di pane che si diffonde in casa.
Ti ho risposto nel tuo blog.
mamma mia che spettacolo di dolce!!! mi sembra ottimo per la colazione e la merenda e non tanto calorico (anche se dolce è), me la stampo e la faccio :-)))
ciaooo e complimenti per il blog e i libri con le ricette della macchina del pane io ne faccio un uso stratosferico e l'ho consigliato a tutte le mie amiche!!!!
ma sai quanto l'ho cercata una ricetta seria della fugassa veneta? mi, che son veneta! :-)) adesso me la segno tra le ricette che devo fare e poi metto in atto. ciao!
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